Italia Cashless 2021

02.12.2020

Nella fase a regime che partirà il 1 gennaio 2021, verrà riconosciuto un rimborso semestrale pari al 10% di quanto speso dal consumatore fino a un massimo di 1500 euro a semestre e purchè si facciano almeno 50 operazioni cashless a semestre: di fatto si potrebbe trattare quindi di un rimborso massimo di 300 euro in un anno.


Attenzione perché ogni pagamento sarà considerato fino ad un massimo di 150 euro (questo per favorire non chi fa pagamenti consistenti ma chi fa più operazioni di pagamento cashless).
Ci sarà inoltre di un supercashback: in pratica un rimborso che verrà riconosciuto ogni semestre per 1.500 euro, in aggiunta al cashback standard ai primi 100.000 registrati che abbiano effettuato il maggior numero di operazioni cashless, a patto che eseguano almeno 50 operazioni di pagamento nel corso del semestre

Ma come verrà erogato il cashback?

Ai fini del rimborso sono considerati questi periodi:

- 1° gennaio 2021 - 30 giugno 2021;

- 1° luglio 2021 - 31 dicembre 2021;

-1° gennaio 2022 - 30 giugno 2022.

Il pagamento del cashback e del supercashback avviene entro 60 giorni dalla fine del periodo (ad esempio per il primo semestre, il pagamento del cashback e del supercashback avverrà entro il 29 agosto 2021).

Cashback di Natale

Come già anticipato in un nostro precedente post a dicembre parte una fase sperimentale, il cosiddetto cashback di Natale che dovrebbe incentivare gli acquisti nei negozi fisici per le feste e che esula da quanto detto finora in termini di operazioni e di limite massimo di rimborso.

La data di avvio è l'8 dicembre 2020.

In questa fase, sarà necessario effettuare almeno 10 operazioni cashless e sarà riconosciuto il 10% di rimborso, fino a un massimo di 1.500 euro (il rimborso sarà quindi di massimo 150 euro).

Anche in questo caso ogni operazione di pagamento sarà considerata fino ad un massimo di 150 euro. 

Questo primo cashback sarà accreditato a febbraio 2021 sull'Iban indicato al momento dell'adesione all'iniziativa (tramite l'app IO.it).
Tutti i rimborsi, inclusi quelli relativi al super cashback saranno esentasse

Cashback: a chi spetta

Potranno beneficiare del cashback tutti i maggiorenni residenti in Italia e saranno ammessi indistintamente tutti gli acquisti fatti come consumatori, quindi non sono contemplati quelli effettuati nell'ambito dell'attività professionale o imprenditoriale.

Per poter usufruire del rimborso, gli acquisti di beni o servizi dovranno essere pagati in modalità elettronica, sono quindi ammesse sia le carte di pagamento che le app, sono anche incluse le carte utilizzabili solo all’interno di una specifica catena come le carte regalo oppure le carte sociali come la social card o la carta Acquisti; devono ovviamente essere strumenti emessi da soggetti convenzionati con pagoPA.

Per partecipare all'iniziativa bisognerà iscriversi, quando ci sarà la possibilità di farlo (prima dell'8 dicembre) con la propria Spid o con la carta d'identità elettronica a IO.it, l'app di PagoPA che è già stata usata per erogare il bonus vacanze, oppure a dei sistemi che saranno messi a disposizione da banche e istituti di pagamento convenzionati con PagoPA: vedremo, quando arriveranno questi sistemi alternativi a IO.it (al momento risulta attivo solo Satispay per i suoi utenti).

In fase di registrazione, oltre al proprio codice fiscale, l'utente dovrà indicare gli strumenti di pagamento elettronici che utilizza e anche l'Iban su cui verrà poi accreditato il cashback. 

A dicembre sarà possibile inserire sulla app Io.it solo carte di credito, di debito, carte Pagobancomat. In un secondo momento, da gennaio, sarà anche possibile inserire account Bancomat Pay e, più avanti, Apple Pay, Google Pay e anche altre tipologie di carte e app che aderiranno all’iniziativa.

Quali tipologie di spesa sono ammesse

Il cashback riguarderà indistintamente qualsiasi tipologia di spesa pagata in modalità elettronica, quindi gli acquisti di ser vizi e beni quali generi alimentari, di capi di abbigliamento, spese mediche, i pagamenti nei ristoranti o tutte le altre tipologie di spesa, escluse quelle fatte online. Questa scelta è dettata dal fatto che si cerca di dare una spinta agli acquisti nei negozi tradizionali e, non meno importante, bisogna considerare che online è possibile fare acquisti solo con pagamenti elettronici, non avrebbe senso perciò una misura che incentivi questi sistemi che sono di fatto gli unici ammessi.