Consegnare cibo a domicilio: un business che frutta milioni di euro

09.07.2020

L’Italia è un paese attento alle tradizioni, noi italiani siamo da sempre amanti del buon cibo, della cucina casalinga e della dieta mediterranea, ma nonostante questo, il business del food delivery ha raggiunto livelli inaspettati.

Grazie all’avvento del digitale, si sono moltiplicate le possibilità di domanda e di offerta nel campo della ristorazione sia da parte dei ristoratori che degli utenti che ordinano tanto che si stima che oggi valga circa 400 milioni di euro e possa crescere del 50% entro il 2019.

Un business nato inizialmente come servizio offerto solo da locali come pizzerie o ristoranti orientali, oggi è diventato fondamentale per la maggior parte degli esercizi e ha lentamente ma radicalmente modificato le nostre abitudini facendo anche diventare di uso comune parole sconosciute fino a pochi anni fa come delivery o food delivery.

Secondo un’indagine fatta da Coldiretti sono più di 8 milioni gli italiani che ordinano cibo a domicilio in modo occasionale, interoltre 4 milioni coloro che richiedono in modo regolare il loro pranzo o la cena utilizzando i vari portali web e più di 11 milioni le persone che lo fanno chiamando direttamente gli esercizi tramite telefono.

I numeri sono enormi, ma non basta: tutte le ricerche e le indagini di mercato fatte nell’ultimo anno sia a livello nazionale che internazionale fanno registrare forti percentuali di crescita.

Foodora, Deliveroo, Just Eat, UberEats sono un po’ i pionieri e i principali servizi specializzati nel food delivery, ma vista la grande richiesta, si moltiplicano le società che cercano di imporsi sul mercato offrendo consegne vantaggiose, ampia scelta di menù, ristoranti, tipologie di cucine diverse e multietniche.

Se prendiamo in considerazione la regione Sardegna troviamo grandi idee....

A Olbia, l'idea più originale è di Massimo "Luke" Ferrai e la moglie, titolari da unidici anni della storica pizzeria “Da Adriano” , in risposta a queste trasformazioni dovute al lockdown hanno dato vita a un nuovo servizio la “Pizzabox Experience”.

Si tratta di un contenitore dove al suo interno contiene tutto ciò che serve per poter preparare la pizza in casa.
Ogni box contiene due impasti con 48 ore di lievitazione, l’impasto realizzato con ingredienti di qualità (lievito madre e grani coltivati in Italia), la mozzarella Fior di latte e il sugo fatto con il pomodore di San Marzano, la farina per la stesura e l'origano, il tutto è accompagnato con il foglio delle istruzioni adatte al contesto casalingo.

Il marchio è stato già registrato e loro sono stati i primi in Europa ad effettuare questo tipo di servizio!