Artigianato digitale Made in Italy

23.07.2019

Si chiama artigianato digitale ed è la “nuova” frontiera del manifatturiero italiano. Per qualcuno rappresenta, addirittura, il Rinascimento del settore.

Da fenomeno culturale nato negli Stati Uniti agli inizi del nuovo millennio ad opportunità di sviluppo diffusosi anche in Europa, Italia compresa.

I primi progetti di artigianato digitale sono arrivati nel nostro Paese a partire dal 2011 ed oggi rappresentano una possibile via d’uscita per la crisi del settore manifatturiero, diviso tra il rischio estinzione e la sfida dell’Industria 4.0.
È in questo contesto che si inseriscono i Maker – gli artigiani digitali – e i FabLab, i laboratori di fabbricazione digitale, ovvero spazi aperti di creazione e condivisione.

In Italia, fin dal 2011, il fenomeno dell’artigianato digitale è stato accolto con grande entusiasmo, anche se in sordina, tanto che il nostro Paese è il secondo in Europa per numero di laboratori di fabbricazione digitale.

Secondo uno studio del Censis, nel 2016, i FabLab italiani erano 115. Quasi tutti al Nord e nelle grandi città. Scarsissima la presenza al Centro-Sud. Ammontano a 13 miliardi, invece, gli incentivi del governo, fino al 2024, per le aziende che decideranno di avviare un processo di digitalizzazione della propria produzione.